I pazienti con morbo di Crohn, colite ulcerosa o altre malattie infiammatorie sono spesso trattati con adalimumab. Tuttavia, la terapia a lungo termine non ha sempre successo. Come suggerisce uno studio recente, i test rapidi per il dosaggio delle concentrazioni di adalimumab possono essere la chiave.
Dal momento che la biodisponibilità di adalimumab può variare da paziente a paziente e la sua efficacia può diminuire nel tempo, è importante controllare regolarmente la concentrazione del farmaco e modificare la terapia se necessario. I test rapidi offrono grandi vantaggi rispetto ai test tradizionali per il monitoraggio terapeutico dei farmaci. “Il monitoraggio precoce delle concentrazioni di adalimumab può aiutare a ridurre la futura formazione di anticorpi anti-farmaco e prevenire il fallimento del trattamento”, conclude il Dr. Bram Verstockt, gastroenterologo presso l’ospedale universitario di Leuven, quando gli viene chiesto di riassumere i principali risultati della recente pubblicazione del suo gruppo in Farmacologia Alimentare e Terapeutica. [1]
In questo studio, il dott. Bram Verstockt ed i suoi colleghi hanno esaminato la rilevanza del monitoraggio precoce di adalimumab utilizzando un test rapido per guidare l’ottimizzazione del trattamento nei pazienti affetti da morbo di Crohn e trattati con adalimumab. Per il dosaggio della concentrazione del farmaco, è stato utilizzato il test rapido a flusso laterale RIDA®QUICK ADM Monitoring. Questo test fornisce risultati entro soli 20 minuti e quindi “consente ottimizzazioni immediate del trattamento nella pratica clinica quotidiana”, secondo il dott. Bram Verstockt. Nel seguente video sono presentate, dal Dr. Bram Verstockt , ulteriori scoperte e approfondimenti relativi a questo studio.
Ref: 1. Verstockt B, Moors G, Bian S, et al., Aliment Pharmacol Ther. Influence of early adalimumab serum levels on immunogenicity and long‐term outcome of anti‐TNF naïve Crohn’s disease patients: the usefulness of rapid testing. 2018;48:731-739.